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MUSEO DEI GIOVANI ARTISTI

VITTORIA PARRINELLO

BIOGRAFIA

Nata nel 1988, nel 2013 consegue il diploma di laurea di secondo livello in Arti Visive, sezione Scultura, presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Nello stesso anno vince il premio Aldo Bellini indetto dal comitato italiano dell’AIHV (Association Internationel pour l’Histoire du Verre) e trascorre alcuni mesi a Murano, dove entra in contatto con diverse fornaci e maestri del vetro. Partecipa a diverse mostre personali e collettive, arrivando tra i finalisti e risultando spesso vincitrice in diversi concorsi nazionali e non.

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Veder eÌ€ la parola che definisce il vetro, in dialetto milanese. La parola vetro deriva infatti dal latino vitrum, che ha la stessa radice etimologica di vedere: il vetro ha a che fare con la visione, con la possibilitaÌ€ di guardare attraverso la materia. L’opera indaga il tema dello sguardo, trasformandosi come un liquido in base al punto di osservazione. Da lontano appare trasparente, quasi mimetica rispetto allo spazio circostante. Da vicino la materia acquista densitaÌ€ e corpo. La lastra di vetro appare agitata da un soffio che la spinge verso il lago, increspando la superficie, rendendola mutevole alla luce, come aria diventata improvvisamente materica. Aria e acqua diventano dunque l’una specchio dell’altra. La scelta del materiale eÌ€ legata alla sua composizione: il vetro strutturalmente eÌ€ un liquido che si solidifica senza cristallizzarsi, senza mai diventare un vero corpo solido. Una materia mutevole, in continua trasformazione, trasparente, evocativa come la superficie del lago. La scultura eÌ€ pensata per dialogare con lo spazio grazie alla sua trasparenza e leggerezza, diventando uno schermo/finestra che inquadra prospettive inedite, rallentando e deformando la visione dello spettatore.

VITTORIA PARRINELLO.png

Veder(e), 2017
Vetro e acciaio
210 x 130 x 130 cm

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