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MUSEO DEI GIOVANI ARTISTI

MARTA LONGA

BIOGRAFIA

Nata nel 1995 a Erba, si è diplomata presso il liceo artistico Medardo Rosso di Lecco nel 2014 e dal 2015 è iscritta al corso di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. I suoi lavori si caratterizzano per l’uso di materiali quali pietre e marmi e si concentrano nel loro valore concettuale su temi che richiamano la filosofia, la metafisica e l’esistenzialismo.

Siamo immersi in ciò che definiamo reale. Viviamo nell’immanente dove tutto è effimero e labile. Ci consoliamo con una visione dualistica, proiettandoci verso ciò che ci è diametralmente opposto. Cerchiamo l’infinito in una dimensione metafisica perché è la sola possibile. Siamo coscienti dei nostri limiti, ripieghiamo la nostra ansia del volerci protendere verso l’infinito in un oggetto che abbia simili caratteri. Antitetico all’artificio è la natura. Le pietre, per le loro qualità, sono il simbolo di una realtà trascendente, colpiscono per durezza e solidità: è con questa materialità che sono ciò che più si avvicina all’eterno. Non cessano di significare qualcosa che va oltre, diventano una teofania cioè una manifestazione del sacro. La riconoscibilità di tale presenza è il cerchio, rappresentante di tutto ciò che è perfetto, è il centro da cui tutto trae origine e a cui tutto ritorna: non può che essere Dio. Le pietre sono betili nelle quali si incarna la spiritualità, la loro disposizione spaziale ricorda i “cairn”, sono quindi il punto e il luogo dove sussiste la traccia di una presenza: Betilo = Beth-el = Casa di Dio.

MARTA LONGA.png

Bethel, 2017
Pietre di fiume
80 x 90 x 90 cm

*NON PIÙ ESPOSTA

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