L’esposizione pone a confronto i modi di raffigurazione anatomica di due geni del passato, attraverso le riproduzioni del capolavoro di Guido da Vigevano, Anothomia designata per figuras, e di alcuni fogli di Leonardo da Vinci che evidenziano l’evoluzione dei suoi studi sul corpo umano.
Alcuni disegni anatomici leonardeschi sono stati tradotti in 5 sculture realizzate con la tecnica tradizionale della ceroplastica. Completa la mostra il modello ligneo del carro a vento di Guido, ideato come macchina da guerra ma che può essere ritenuto anche la prima auto-mobile della storia.
L’esposizione, curata da Paola Salvi, resa possibile dal Comune di Vigevano proprietario della mostra stessa, col patrocinio della Regione Lombardia, dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, dell’Università di Pavia, sostenuta dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e organizzata con l’Associazione OverArt, chiude il programma di esposizioni proposte dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano per valorizzare il suo patrimonio di opere di Leonardo, tra i più importanti al mondo, e degli artisti della sua cerchia.
La rassegna presenta la riproduzione delle 18 figure (in 16 tavole) del trattato Anothomia designata per figuras (1345) di Guido da Vigevano, accanto a una serie di riproduzioni di disegni anatomici di Leonardo da Vinci, realizzati tra il 1480 e il 1517 circa. Da alcuni di questi disegni, che appartengono al vasto repertorio anatomico di Leonardo, conservati nelle collezioni della Regina Elisabetta II d’Inghilterra nel Castello di Windsor, sono state ricavate cinque sculture, ideate da Paola Salvi e realizzate da Moreno Vezzoli, con la tecnica tradizionale della ceroplastica, per fare apprezzare la loro precisione anatomica e la bellezza artistica.